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deputato.


Noi abbiamo avuto più di una volta in queste pagine, occasione di fare un’esatta definizione dei partiti politici che si agitino in Italia, e di spiegare qual sia la ragione ed anche l’utilità del loro essere. Noi possiamo dare la preferenza il questo partito piuttosto che a quello, inquantochè secondo i lumi del nostro intelletto, i dettami della nostra coscienza, potremo ritenere che l’azione di questo piuttostochè l’azione di quello possa tornar utile al progredimento della cosa pubblica. Ma non perciò non siamo disposti a rendere piena giustizia agli intendimenti di alcuni tra i membri del partito avverso al nostro, nè negheremo l’efficacia dei mezzi che questo partito possa avere in alcune occasioni adoperate nell’intento medesimo che noi ci proponiamo.

La gran questione sta in ciò, che il più degli affigliati di un partito politico e coloro anzi tra essi che sogliono pagare della persona o degli averi, essendo di buona fede e mirando ad uno scopo santissimo, sono guidati da gente che si serve di essi come d’instrumenti della loro ambizione, e per un oggetto che spesso lista del tutto al tutto da quello che nella loro buona fede gl’illusi hanno speranza e han fatto voto di conseguire.

Varie sono le opinioni dei contemporanei intorno a un principalissimo caporione di partito che agita la lunghi anni più o meno con funesti risultamenti la penisola, mai con prosperi; intendiamo parlare di Giuseppe Mazzini.

Non è qui certamente il luogo di parlare di questo uomo a buon dritto celebre; tuttavia egli ha esercitata coll’oscurità una tale influenza sulle cose e gli uomini d’Italia, e più particolarmente sul personaggio di cui dobbiamo ora discorrere, che non possiamo a meno di spendere alcune parole intorno al troppo famoso agitatore.