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ionette svizzere il reggimento costituzionale in Napoli, il barone Gallotti si ritrasse a vivere vita privata, visto però sempre di mal occhio dalla polizia borbonica, la quale finalmente nel 1855 ne prese talmente ombra da indursi ad esiliarlo in Malta nel tempo istesso, in cui vi esiliava pure l’altro egregio patriotta marchese Caracciolo di Bella.

Nel 1860, quando si era già alla vigilia della caduta provvidenziale del trono borbonico, il Gallotti venne arrestato. Ma la sua prigionia non durò che poche ore, e fu l’ultimo e debole sforzo della tirannia vicina a morire.

A quest’ora il barone Gallotti ha ricevuto la ricompensa che il suo patriottismo gli ha meritato, avendo avuto l’onore di essere elevato alla dignità senatoriale.

Non dobbiamo dimenticare, di ricordare come il barone Gallotti oltre le opere letterarie che abbiamo sopra citate, abbia dato alla luce in Napoli un opuscolo intitolato: Del ribasso del valore permutabile dell’oro e delle conseguenze che dovranno derivare da tale ribasso.



deputato.


Nel Napoletano vi è esempio di molte famiglie, le quali di padre in figlio e da tempi assai lontani fino ai nostri si dichiararono sempre avverse al Governo borbonico, e non accondiscesero mai nè per blandizie nè per minacce a venire a composizione con esso.

Quella del deputato di cui siamo ora a discorrere è appunto da mettersi in tal numero.

Il padre di esso, infatti, si compromise si gravemente, che dovette nel 1799 esulare in Francia e viverci molti anni.

Francesco Marolda è nato nel 1823 in Muro-Lucano (Basilicata) e si è dato di buon’ora allo studio della giurisprudenza laureandosi nell’uno e nell’altro diritto.