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per profittare si grandemente alle provincie napoletane, stringendole con un legame immediato alle provincie del centro e del settentrione d’Italia, e mettendole al caso di ricevere le merci provenienti dalle regioni orientali.

Le occupazioni che obbligano l’ingegnere Grattoni a trovarsi troppo di frequente fuora dell’aula parlamentare, gl’impediscono di prender ai lavori legislativi quella parte attiva che altrimenti senza fallo vi prenderebbe.

Ma non gli se ne può muover rimprovero, mentre egli l’impiega in modo non meno efficace a vantaggio della patria.



deputato.


È fratello ad Anselmo, ed è uomo che non manca di svegliatezza d’ingegno e di molta attività. Il suo patriottismo lo spinse ad entrar nell’armata nel 1859, e nel 1863 fu promosso al grado di capitano nei bersaglieri.

Inviato col suo battaglione nelle province napoletane, vi si condusse con molto ardimento, tanto che ebbe ad esser citato più volte, c proposto per una ricompensa, ottenne la medaglia d’argento al valor militare.

Il capitano Guerrieri-Gonzaga durante il tempo da lui passato nelle province napoletane a combattere contro i campioni di Francesco II, aveva avuto agio di farsi un’idea assai chiara di quel genere di guerra, e studiando intorno al metodo che vedeva praticato per ordine del comandante supremo militare, generale Alfonso Lamarmora, ebbe a persuadersi che quel sistema stesso era lungi dal potersi dire il più atto a conseguire il desideratissimo scopo della completa distruzione del brigantaggio.

In quell’occasione il novello capitano, che certamente non aveva avuto tempo da poi ch’era rimasto al ser-