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dopo aver respinta le accuse che a lui si facevano, con molta dottrina istorica, discute e pone in luce la condizione di quei tempi e la causa dei movimenti dell’antico ducato di Savoja.

«Intanto la vittoria accompagnava il vessillo tricolore in Lombardia, e favorevole la fortuna sorrideva alle armi nostre che avevano varcato il confine, affine di porre un glorioso termine a quella giusta guerra che i patriotti di Lombardia avevano con tanto coraggio e sì bene incominciata contro l’oppressore della patria italiana. Ritiratosi l’esercito austriaco oltre il fiume Adige e rimaste le province lombarde e i ducati di Parma e Piacenza, padroni di sè con un atto, che chiaramente dimostra la tendenza all’unione che la moderna civiltà destò nelle diverse nazioni, facevano spontanea adesione al Piemonte, come ad un capo forte intorno a cui dovevano adunarsi le sparte membra della nazionalità italiana. Avesse voluto il cielo che l’esito avesse corrisposto all’ardimento ed alla santità dell’impresa, almeno che dopo i disastri di Custoza e Novara gli uomini che salirono al timone della cosa pubblica in Piemonte non avessero messo in non cale è quasi deciso un atto che la storia di quei tempi non tralascierà di considerare come un effetto degli studi dei passati errori, e sventure, e foriero di più lieti destini ai divisi italiani! Oh allora si sarebbero risparmiate molte recriminazioni ed accuse dall’una e dall’altra parte, naturale effetto di un’impresa che sortì esito infelice.

«Nel maggio adunque del 1848 il commendatore Colla, controllore generale, ed il barone Sappa, andavano a prender possesso a nome del Piemonte del ducato di Piacenza, il quale, come abbiam detto, aveva fatto atto d’adesione al nostro Stato, ed essendo stato in seguito mandato il commendatore Colla a Parma per lo stesso oggetto, il barone Sappa restò al governo di Piacenza, finchè questa città per la sorte delle armi ricadde di nuovo in mano degli Austriaci, i quali occuparonla.

«Partiva allora il rappresentante del Piemonte, ma lasciava in Piacenza buona ed onorata ricordanza del