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Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/238

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suo nome e del suo governo, e più forte desiderio in quei cittadini d’essere strettamente congiunti allo stato Sardo rappresentante del principio nazionale.

«Ritornato in patria, nel 1849, sotto il ministero Perrone, fu chiamato dal ministro Pier Dionigi Pinelli a compiere le funzioni di primo ufficiale al ministero degl’Interni, e poco dopo fu nominato consigliere di Stato. Ma nelle elezioni generali della Camera dei deputati, che ebbero luogo verso la fine dello stesso anno 1849, egli venne eletto a deputato di tre collegi, cioè di Canale, di Nuoro, e di Frili, stupendo attestato di confidenza di cui può ben andare superbo, poichè tanta parte di popolo lo credette degno di rappresentarlo. Esito per Canale e da quel momento comincia la vita politica del barone Sappa, il quale in un indirizzo di ringraziamento ai suoi elettori, in luce pose i principi politici di cui era informato, e che egli sempre segui ogni qual volta questioni gravi si fossero presentate sia d’esterna ed interna politica, sia d’amministrazione.

«Non è nostro scopo di discutere in questi brevi cenni sulla vita dei deputati e senatori della nostra divisione delle diverse gradazioni di colori politici, ma seguendo il programma del giornale, segnare quali appartengono alla fila dei liberali, quali alle retrive; e fra i liberali non dubitiamo di annoverare il deputato di Cortemiglia, il quale dichiarava nel succitato indirizzo che: la missione della legislatura era quella di porre in atto fra noi, il vero sistema della monarchia rappresentativa e svolgere tutti quei sociali meglioramenti di cui è fecondo lo Statuto.

«Dal dicembre del 1849 a questa parte il barone Sappa fece sempre parte della rappresentanza nazionale, prima come deputato di Canale, in seguito come eletto dal collegio di Cortemiglia; ed in questo alto ufficio egli adoperò in vantaggio dello Stato il suo ingegno e le cognizioni che aveva collo studio e col l’esperienza acquistate.

«Come pubblico funzionario ebbe dal Governo straordinarie incombenze, e fece anche parte di diversi consigli (essendo anche presentemente membro del