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reputato giornale ha pubblicati intorno alla mia persona: osservata con molta precisione la verità dei fatti, la relazione di essi fu però accompagnata con considerazioni cotanto per me lusinghiere che non posso a meno che tenermene onoratissimo e professarne alla redazione del giornale sincera riconoscenza.

«Mi permetterò tuttavia di osservare che un sol fatto che si riferisce alla mia carriera fu rappresentato con troppa severità non a mio riguardo, ma rispetto ad altra persona. Intendo parlare del mio allontanamento dall’impiego che nel 1835 occupavo nel ministero degli affari esteri.

«Sta di fatto che sin d’allora il conte Solaro Della Margherita era tenuto per avverso ai liberali e partigiano dei gesuiti: è pure vero che senza prorompere in incaute manifestazioni di principi io professava opinioni contrarie alle sue con discreta libertà:: è pur vero che la mia parentela col conte Ferdinando Dal Pozzo, allora esiliato dal Piemonte, misero sospetto al conte della Margherita, che perciò propose al re Carlo Alberto di collocarmi in aspettativa.

«Debbo tuttavia dichiarare, che se non ho potuto a meno di riconoscere nella condotta del conte Della Margherita a mio riguardo un’ingiusta prevenzione, ebbi ciò nullameno non dubbie prove per persuadermi dei suoi buoni uffici presso il Re, alfine di ottenere un altro impiego che fu per me una vera promozione.

«Ciò dichiaro per solo amore di verità, non perchè io intenda compiacere al conte Della Margherita, attualmente deputato esso pure al Parlamento nazionale. Io non faccio parte degli amici politici del conte Della Margherita, n’ho con esso altrimenti relazioni di particolare benevolenza.

Gradisca, o pregiatissimo signor mio, coll’espressione della mia riconoscenza, le proteste della distintissima considerazione con cui ho l’onore, ecc.

«Giuseppe Sappa.


Abbiamo veduto che il barone Sappa prese una parte importante ai lavori dell’antico Parlamento del