Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/250

Da Wikisource.

— 1100 —

della costituzione di uno Stato di qualche importanza nell’Italia settentrionale, che sia scudo alla penisola, e renda impossibile il predominio di qualunqne potenza continentale nel Mediterraneo.

«Lo Stato attuale d’Italia porge, per avventura, mezzo di combinare più d’un interesse a profitto di tutti, quando la previdenza dell’avvenire preceda alle deliberazioni presenti, non si pretendano vantaggi con violazione della giustizia e non si sacrifichi da alcuno la realtà alle illusioni.

«Faccia il cielo che i governi europei propongano essi per i primi l’esempio della moderazione e della giustizia ai popoli, e che un nuovo periodo di pace generale permetta all’umanità di progredire in quel l’incivilimento da cui sorgono sempre beneficî supeperiori alle stesse umane utopie, fossero pur esse una realtà.

«Ma intanto, se sono ragionevoli questi voti, è pur ragionevole che, a fronte del grande conflitto europeo che si prepara, e che già è iniziato in Oriente, noi abbiamo le nostre forze congiurate con quelle dei nostri alleati naturali.

«Per tutte queste considerazioni, o signori, io voto in favore del progetto di legge che ci venne dal ministero proposto.

Del discorso intorno al trattato di pace di Parigi noi riferiamo per esteso quella parte, la quale riguarda le relazioni dell’Europa col papato, e che l’autore del noto opuscolo Le pape et le Congrès sembra aver conosciuta e riprodotta quasi per intero nella importante sua pubblicazione.

«Con molto accorgimento, poi o signori, diceva il barone Sappa, fu a mio avviso fatta in quel congresso distinzione fra quella parte degli Stati del Papa che costituisce l’antico patrimonio di San Pietro, e le altre che vi furono in seguito aggregate; imperocchè, se la potenza del papa è tuttavia considerata come una necessità da alcune potenze cattoliche dell’Europa non fu però mai da esse riconosciuto necessario di dare a questo Stato eccezionale larghi confini. Perocchè la convenienza del potere temporale del papa, ove