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si voglia ammettere, non potrebbe altramente giustificarsi che nella necessità di assicurare la sua indipendenza religiosa; e questa indipendenza non potrebbe esser piena che colla prevalenza nel governo dello Stato della Chiesa dell’elemento clericale su quello secolare, e questa prevalenza sta evidentemente in ragione inversa dell’ampiezza degli Stati Pontifici. Quanto più gli Stati Pontifici avranno larghi confini, tanto più il Governo pontificio sarà nella necessità di riconoscere l’importanza dell’elemento secolare, e di piegare alle influenze della pubblica opinione, le quali non sempre volgono nel senso religioso, o di ricorrere all’appoggio della forza straniera per dominarla; e quanto più lo Stato sarà limitato, tanto più agevole e sicuro sarà il governo dei preti, ed assicurato il carattere ecclesiastico del politico reggimento.

D’altronde lo Stato Pontificio, come potenza europea, non potrebbe avere maggiore imponenza, ora che consta di una popolazione di due milioni di abitanti, di quel che avrebbe, ridotto a soli cinquecentomila, dappoichè la sua importanza nasce non già dalla forza materiale, che per ciò sarebbe anche in ora insufficiente, ma dall’influenza morale e religiosa, e ciò che importa all’interesse cattolico non è già che il papa possa pesare nella bilancia degli interessi politici e materiali delle nazioni, ma che nell’esercizio del suo potere spirituale non si trovi sotto la pressione di alcuna potenza straniera, e nemmeno dominato da influenze secolari nello Stato. In una parola, lo Stato Pontificio, tal quale lo intendono coloro che credono alla necessità della sua esistenza, non potrebbe essere governato, che con la massima indipendenza in uno spirito meramente religioso.

«Ma questo stato di cose tollerabile forse dalle popolazioni che circondano la città di Roma, le quali sole raccolgono i benefizi che ne derivano a quel gran centro del cattolicismo, non potrebbe quasi sostenersi nelle province più lontane; e ben sappiamo come nel 1814, allorchè fu ricostituito l’antico edificio politico europeo, le potenze contraenti in Vienna sieno state esitanti nello stabilire il governo delle Legazioni.