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quelle autorità cui egli era stato largo di consigli e di ajuti nell’esercizio della sua professione.

Nel 1862 dopo replicate istanze, ottenne un passaporto per Roma e la Toscana, ove recossi per dar termine ad alcuni importanti suoi lavori scientifici. Rimase assente per circa tre mesi, ma al suo ritorno le vigilanze di questa polizia raddoppiarono, e gli fu interdetto persino di vedere e visitare quelli tra i suoi parenti ed amici che erano in voce di liberali.

Sorto il 1860, nell’Italia meridionale il sole della libertà, il Nicolucci fu tra i primi a salutarlo, ed egli ed altri suoi amici, pieni come lui di coraggio e di patriottismo, proclamarono nel circondario di Sora il Governo provvisorio in nome di Vittorio Emanuele re d’Italia, sotto la dittatura del generale Garibaldi.

Quella proclamazione fatta in paese ove tutt’ora si reggeva la dominazione borbonica, richiamò il rigore di quel Governo contro i ribelli, e fu dato ordine che venissero imprigionati, e condotti al forte di Gaeta.

Ma prevenuti in tempo del progettato arresto il Nicolucci ed i suoi generosi complici, ripararono in Napoli, ove la loro presenza, fu utilissima per le successive peripezie accadute in quella porzione di provincia di Terra di Lavoro, che rimase in potere dei Borboni fino alla resa di Capua.

Non appena il Governo nazionale fu definitivamente installato nella metropoli napoletana, il dottor Nico lucci, era nominato professore di anatomia comparata.

Ma poco tempo egli conservava l’onorevolissimo incarico, nel quale gli sarebbe stato concesso riuscire di grandissima utilità al paese ed alla gioventù studiosa, dacchè egli credette doverne dimettersi per accettare il mandato di deputato che gli era offerto dal collegio elettorale di Pontecorvo.

Il Nicolucci è socio ordinario dell’Accademia della scienza di Napoli, e corrispondente di quasi tutte le accademie scientifiche d’Italia, è socio onorario del l’Ethnological Society of London, e socio straniero della Società di antropologia di Parigi.

Egli ha pubblicato diversi ed importanti lavori riflettenti tutti la medicina e le scienze affini, ma dal