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Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia.pdf/101

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grado che sia scevro d’ogni ambizione, e amante di vivere una vita modesta e indipendente, non avrebbe creduto nulladimeno poter rifiutare l’opera sua in tal circostanza, come abbiam visto ch’egli non si è mai ricusato ogni qual volta si è avuto urgente bisogno de’ suoi servigi pel Re e per la patria; pure ci è noto ch’egli ebbe con evidente rammarico a declinare l’onore ch’eragli offerto. Ed è qui ed in ciò che noi intendiamo fare la rettificazione in discorso, in quanto che tutti i giornali nostrani dissero che l’Arese accettasse di buon grado l’incarico, ma la sua missione fallisse, per non essere egli riuscito a trovarsi colleghi per la composizione del ministero.

Vero è che l’Indépendance belge e il Nord smentirono subito un tale asserto, ma in quell’effervescenza degli animi in Italia si prestò poca o niuna attenzione a quanto nelle loro colonne apparve in proposito.

Circa ai motivi che possono aver indotto il nobile conte a trarsi addietro in un momento sì critico pel sovrano e pel paese, noi non li conosciamo positivamente; ma ci sembra che colui che li rintracciasse in quella salda coerenza a generosi principî, in quella costanza e consentaneità d’operati che costituiscono la base e l’essenza di tutta l’onorevole vita del nostro protagonista, non dovesse forse andar lungi dal vero.

Difatti, non è egli mestieri di convenire che ad un uomo del carattere dell’Arese, esule o emigrato da diciotto anni, e le cui opinioni politiche, ferme e inconcusse, non erano un mistero per alcuno, mal sarebbe sieduto l’esordire nell’alto suo ministero di capo di governo del Re Galantuomo, col dettare e sottoscrivere i decreti, mediante i quali si avevano a richiamare le truppe e i commissari piemontesi dalle provincie aggregate o protette?

Nè con ciò intendiamo gettare il benchè menomo biasimo, o l’ombra neppur d’un rimprovero sullo specchiato generale Alfonso Lamarmora per essersi egli assunto una così incresciosa incombenza; solo intendiam costatare che ciò che a questi non sconveniva, all’Arese riusciva forse impossibile.