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ufficio di regio commissario presso la Camera elettiva ed il Senato per tutte le leggi di finanze, quindi aggiunto al Consiglio di Stato, con voto, onde prender parte efficace alle discussioni dei relativi progetti, poscia nominato membro di molte Commissioni tutte governative, per proporre ed istudiare altri progetti di legge, infine, nel 1851 creato intendente generale delle finanze e consigliere dell’amministrazione del debito pubblico, carica quest’ultima ch’egli ha sostenuta per lungo correr d’anni.

Dal momento poi, della promulgazione dello Statuto nel 1848, fino all’anno corrente, in cui, con decreto in data 9 febbrajo è stato elevato alla dignità di senatore del regno, egli ha avuto l’insigne onore di seder sempre nel Parlamento nazionale qual deputato di Biella.

Segretario della Camera fino al 1851, in cui dovette rinunciare a sì onorevole officio a cagione della sua nomina a intendente generale delle finanze, ha preso parte ai più importanti lavori del Parlamento ed è stato scelto a membro di Commissioni in circostanze del più alto rilievo.

Il Senato lo ha già nominato anch’esso a suo segretario ed eletto membro della Giunta per l’esame del codice civile.

L’Arnulfo è cavaliere dell’ordine Mauriziano fino dal 1851.





L’importante personaggio del quale ci accingiamo a descrivere la travagliata e benemerita esistenza ha singolarmente diminuito il nostro compito in ciò che lo riguarda, col dare alla luce in questo stess’anno uno scritto a più d’un titolo pregevolissimo intitolato: Memorie intorno ad un’epoca della mia vita, pubblicato in Torino dall’Unione tipografico-editrice.

Si comprenderà di leggeri che tenendo noi questo