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nel mezzogiorno, mosse rimostranze e diè assicurazioni che vennero accettate; tuttavia a bella prima lo si confinò a Aix di Provenza sotto sorveglianza politica; sorveglianza, che, ci affrettiamo a dirlo, cessò del tutto una volta che il carattere del conte fu ben noto, e sopratutto che lo si vide darsi con tanta serietà d’intendimento ed efficacia di mezzi e di resultati all’esecuzione del suo grandioso disegno.

Ma vediamo qual fosse questo disegno.

Nel percorrere quelle immense ed insalubri pianure che si stendono nel mezzogiorno della Francia vicino alle foci del Rodano, e cui i Francesi dettero, dietro la sua configurazione, il nome di Delta du Rhône, il conte Beltrami, col colpo d’occhio del gran proprietario e colla prontezza di concepimento e di decisione propria di tutti gli uomini dotati di facoltà speculative, prestabilì di animare quelle vaste solitudini, di fecondare quelle sterili lande coll’impiantarvi estese risaje.

Detto, fatto. Domandate a tal uopo concessioni di terreno, che gli furono subito accordate, fece venire a proprie spese dalle Romagne dei lavoranti, molti dei quali impiegava nelle proprie terre e che conosceva di nome e di persona; fondò una specie di colonia e si pose all’opera. Il resultato fu stupendo, e tale che, riferito al ministero d’agricoltura, questi commise il celebre Rendu perchè si recasse sul luogo, ispezionasse i lavori e i prodotti e informasse in proposito.

Il Rendu che vedeva quelli aridi deserti convertiti in verdeggianti e feraci pianure, rimase maravigliato, e felicitò vivamente il conte Beltrami del suo operato; e tornato a Parigi stese un rapporto de’ più lusinghieri pel nostro compatriotta e per l’opera sua.

Allora si formò una vasta società che ampliò a dismisura i lavori e ne affidò la direzione tecnica al Beltrami; questi fece venire dalle patrie terre altri lavoranti, e le cose camminarono di tal guisa che anche quando il conte Pietro dovette lasciare la Francia, profittando dell’amnistia del pontefice Pio IX per rimpatriare, quella coltura non cessò colla di lui assenza, ma rimase e sussiste tuttora, a segno che bei campioni di riso della Camargue, che si videro figurare