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biografia di Vittorio Ferrero, l’eroe di San Salvario, commovente opuscolo tutto spirante esso pure amor patrio.

La di lui città quasi nativa, Arona, inviò il martire del 1821 deputato al Parlamento nazionale nel 1857, e in queste ultime elezioni lo ha confermato nell’importante missione.






Il dottor Borelli, nato nel 1813 a Boves, provincia di Cuneo, è uscito da un’antica, ma modestissima famiglia di commercianti. Tuttavia questo nome di Borelli è un nome non ignoto nei fasti italiani, ed Alfonso Borelli, tra gli altri, contemporaneo dei Galilei, dei Castelli, dei Torricelli e dei Viviani, autore di diverse opere classiche, qual è senza alcun dubbio il sì rinomato libro De Motu animalium, fu medico, matematico, astronomo e professore in quasi tutte le università d’Italia.

Nonostante quest’illustre origine, il padre del dottor Borelli possedeva un piccolo negozio nella sua provincia, ed aspirava, tutt’al più, a trasmetterlo intatto, morendo, a suo figlio. Ma questi, le di cui facoltà intellettuali erano state notate e apprezzate dall’affetto di una madre sollecita, ottenne di poter scegliere una carriera liberale, onore che l’insufficienza de’ suoi mezzi di fortuna gli fece pagar duramente, nell’età appunto in cui tali mezzi sembrano più necessari onde potere intendere con tutto il raccoglimento e l’indipendenza a difficilissimi studî.

Appresi i primi insegnamenti nella sua provincia, ei si trasportò in séguito all’università di Torino, ove ricevette la laurea di dottore in medicina e in chirurgia, e quindi fu nominato dottor collegiato della Facoltà medico-chirurgica della stessa città. Fin dal primo anno de’ suoi studî egli era stato ammesso allievo interno all’Ospedale maggiore dei Ss. Maurizio e Laz-