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Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia.pdf/316

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che i repubblicani fuggivano, ed alcuni erano già stati arrestati, quando volle ei pure sottrarsi colla fuga alla prigionia che senza dubbio attendevalo, si avvide che il luogo incominciava ad esser circondato dalle truppe che accorrevano d’ogni banda.

Refugiatosi nella bottega di una fruttajuola, le confidò la posizione in cui si trovava. Quest’eccellente donna, dopo averlo tenuto ascoso tutto il giorno nella sua retro-bottega, gli procurò vesti da contadino, indossate le quali, circa le otto di sera, colle mani in saccoccia e in atto di persona che vada a passeggio, uscì di Genova dalla porta della Lanterna, dirigendosi, una volta allontanatosi d’un buon tratto, senza seguire alcuna via battuta, verso i monti.

Oltrepassati tutti quei deliziosi giardini che si elevano ad anfiteatro sopra San Pier d’Arena e Cornigliano, non senza averne dovuto scalare i muri, camminando poco di giorno e molto di notte, pervenne a Nizza, daddove, abbracciata la madre e riposatosi un dì, si ripose in cammino, accompagnato da due amici che lo scortarono fin sulle sponde del Varo. Traversate le gonfie acque del fiume a nuoto — Garibaldi sin dall’infanzia è stato abilissimo e saldo nuotatore — mandato un saluto di commiato ai suoi fedeli, rimasti sull’altra riva, egli aveva ragione di credersi in piena sicurezza sulla terra francese, quando invece si vide arrestato da un picchetto di doganieri, i quali sei condussero seco a Draguignan, malgrado che il nostro fuggitivo lor avesse confidato gl’imperiosi motivi dai quali erasi veduto costretto a cercare un ricovero in Francia.

A Draguignan, rinchiuso in una camera la cui finestra metteva sopra un giardino, salta da quella in questo alla presenza de’ suoi guardiani, che si precipitano giù per le scale ad inseguirlo, senza però che arrivino in tempo a raggiungerlo, tanto il marinajo nizzardo era svelto e vigoroso.

Rimessosi a battere strade poco frequentate e viottoli di montagne, non senza aver schivati, mediante la sua presenza di spirito e la sua agilità, vari altri pericoli, pervenne infine a Marsiglia. Colà seppe dal gior-