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Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia.pdf/322

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Bento Gonzales, che pose a Garibaldi grande stima ed affetto, lo s’incaricò dell’armamento di due barconi ch’esistevano sul Camacua, fiume quasi parallelo al canale di San Gonzales e che al pari di questo sbocca nella laguna di Los Patas. Due altri piccoli legni furono messi sotto i suoi ordini, e sebbene la flottiglia avesse a lottare contro trenta navigli armati in guerra ed un vapore degl’imperiali, tuttavia, mediante mosse d’un’arditezza poco comune, mediante la leggerezza stessa di quei battelletti che potevano addossarsi alla costa, od anche venir tratti fuora dell’acqua quando si vedevano troppo dappresso inseguiti, non solo Garibaldi, secondato dagli energici suoi subordinati, valse a tenere il campo, ma ad inquietare seriamente il commercio dell’inimico, e a fargli alcune prede importanti.

Del resto il nostro protagonista ed i suoi non la facevano soltanto da marinai, ma anche se occorreva da cavalieri, mentre mettendo piede a terra trovavano tutto l’occorrente per trasformare le agguerrite ciurme in isquadroni, poco eleganti se il vogliamo, ma solidi e formidabili.

Un tal giorno in cui Garibaldi era sbarcato insieme a tutta la sua gente, per riparare i barconi, e per salare le carni che servivano a lor nutrimento, mentre che gli uomini si erano dispersi in tutte le direzioni per occuparsi ciascuno della propria bisogna, il nostro eroe, rimasto solo col cuoco dinanzi un baraccone ove erano riposte le armi, udì ad un tratto con sua grande sorpresa suonarsi alle spalle la carica. Era il colonnello degl’imperiali Moringue, soprannominato la faina, a cagione della sua accortezza nel perpetrare stratagemmi di guerra, che alla testa d’un cento cinquanta uomini, cavalleria e infanteria, avanzatosi pian pianino e senza farsi scorgere dai Garibaldini, si spingeva all’attacco del baraccone ove era stato informato che questi abitualmente convenivano allorchè mettevano piede a terra. Il nostro eroe non si perdette di animo un solo istante. Dal banco sul quale se ne stava seduto, d’un salto schizzò dentro al baraccone, entro il quale lo seguì il cuoco e di cui ebbero tempo ap-