Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia.pdf/392

Da Wikisource.

— 262 —

diversi dogi; ebbe molti feudi nel regno di Napoli, e il grandato di Spagna di prima classe. Fu educato nel liceo dei padri Somaschi in Genova, e fin dalla più tenera età manifestò sensi patriottici e liberali molto sinceri che non ebbero poi in tutta la sua vita mai a smentirsi.

Nel 1827, mentre il giovine marchese terminava i suoi studî legali in Bologna, gli fu ingiunto dal padre di recarsi a Napoli ad avervi cura degli affari domestici. Così avvenne che colà vivesse per circa venti anni, mantenendo l’indipendenza e dignità personale immacolatissime in mezzo alla corruzione ed alla servilità, quasi universali, mentre d’altronde i suoi parenti occupavano le principali cariche di corte, e gli venivano ad ogni istante fatte offerte pressanti di impieghi e d’onorificenze.

Il nostro protagonista non ha mancato di cercare nei viaggi quell’istruzione e quell’esperienza di mondo che sembrano quasi indispensabili agli uomini che occupano per la loro nascita e per le loro ricchezze un importante posto nella società.

Si fu in occasione di uno di quei viaggi, che essendosi recato a Chamouny in Isvizzera e leggendo sovra una nota di viaggiatori, che individui di molte nazioni erano pervenuti a salire le alte e scoscese vette del monte Bianco, e non trovando in quella nota nessun nome iscritto di Italiani, nè di altri abitatori del mezzogiorno di Europa, che avessero osato intraprendere tale ascensione, ei volle compierla, e la compiè di fatto in due giorni e mezzo, non senza avere superato difficoltà e pericoli assai grandi.

Il marchese Imperiali si trovava nel 1847 in Germania, quando, presentendo, in certo qual modo, le riforme che il magnanimo Carlo Alberto stava per iniziare in Piemonte, accorse subito in patria, ed abbandonando il piacevole soggiorno di Napoli, si dedicò con tutte le sue forze a secondare ed incoraggiare il movimento liberale nel proprio paese nativo.

Nel 1848, allorchè le nostre truppe erano impegnate tutte nella guerra di Lombardia, ed in Genova non rimaneva un sol soldato, il marchese Imperiali, sotto