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celebre Congresso di Vienna, adoprandosi anche in quell’occasione perchè si ultimasse il ponte in pietra sul Ticino, detto di Bufalora.

Dal 1831 al 1852, in cui con decreto reale venne elevato alla dignità di senatore del regno, fu reggente dapprima l’ispezione generale del regio erario, quindi ispettore generale effettivo.

Dopo avere di tal guisa il conte Caccia fornita una carriera amministrativa delle più onorevoli ed attive, chiese ed ottenne il ben meritato riposo nel 1855, riposo peraltro che non fu ozioso, dacchè spesso il governo giovasi ancora dei lumi e dell’operosità del nostro protagonista in più d’un’occasione.

Così lo vediamo nel 29 maggio 1853 essere chiamato a far parte, in qualità di membro, della Commissione creata ad attivare l’esecuzione della legge relativa ai mutui dei cittadini sardi domiciliati in paese e colpiti dall’iniquo sequestro di che furono gravati dal governo austriaco con proclama del 13 febbrajo di quel medesimo anno.

Così fu membro pure del consiglio generale del debito pubblico, e ciò a datare dal gennajo 1858 a tutto il 1858, e fu membro eziandio del consiglio di amministrazione della strada ferrata da Torino a Novara qual rappresentante il governo e commissario del medesimo nelle assemblee generali degli azionisti.

Il conte Caccia è commendatore dell’ordine Mauriziano.





Nacque il 1° giugno del 1802 in Torino dal conte Carlo e dalla contessa Teresa Cacci di Roventino.

Fatti gli studî elementari ed universitarî in questa antica capitale del Piemonte, ove tolse la laurea nel 1819, entrò volontario nell’ufficio del procuratore generale del re, e fu sostituito al procuratore generale suddetto nel 1831. — Chiamato in quell’anno stesso al