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Nella Camera il Casaretto si distinse ben presto, prendendo parte alle discussioni intorno alle questioni economico-finanziarie, mostrandosi oratore succoso e logico argomentatore. Non dobbiamo pure dimenticare la proposta fatta da Casaretto nel 1853 per l’armamento della nazione, mediante una riserva all’esercito sul sistema svizzero, sistema che non dista molto da quello che or si propone della mobilizzazione permanente delle guardie nazionali.




Nacque in San Giovanni in Persiceto nella provincia di Bologna il 22 aprile del 1816.

Percorse i primi studî nella terra natia, proseguendoli poscia in Bologna, ove compiva i corsi di umane lettere, di filosofia e di legislazione.

Sventure domestiche lo richiamarono nel proprio paese, ove si diede ad esercitare la professione del notariato, occupandosi nel tempo stesso delle cose municipali, propugnando fino dal 1846 la causa della dignità e dell’indipendenza dei comuni.

Maggiore della guardia nazionale, ebbe occasione di ammirare la prontezza e l’ardore coi quali quelle popolazioni corrispondevano al più semplice appello, onde formare compagnie mobili e marciare nei Ducati ed oltre Po.

Gli avvenimenti del 1849 indussero alcuni a sperare, od almeno desiderare, che ai conati della reazione potessero prevalere i tentativi di una restaurazione costituzionale. Vana illusione, che giovò soltanto a giustificare una volta di più l’opera degli uomini amanti di una ordinata libertà contro la cecità, la pertinacia e la mala fede di un governo condannato a perdizione. Il Martinelli, avendo con poca fiducia e con molta ripugnanza acconsentito ad assistere in Bologna al consultore nominato per quelle provincie, doveva ben pre-