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viaggi e gli restò sempre a fianco anche durante la lunga malattia che lo privò di vita nel 1851.
Salito Carlo Alberto sul trono, destinò per primo atto il conte Colobiano a servizio della regina vedova Maria Cristina, nominandolo ad un tempo suo ciambellano e primo segretario in 2.° del gran magistero dell’ordine Mauriziano.
Il nostro protagonista attese con ogni sollecitudine ad eseguire la sacra ed onorevolissima missione che gli era stata affidata presso l’augusta vedova, servendole d’intermediario nei numerosi atti di beneficenza cui ella compieva, non solo nel proprio paese, quanto anche negli altri Stati e presso le altre corti d’Italia, che ben sovente ella visitava. Fino al termine di sua vita la regina Maria Cristina trovò nel conte Colobiano suo cavalier d’onore e gran mastro di sua real Casa un valido sostegno, un avveduto consigliere, un saggio interprete, un fido amico.
A nuovo contrassegno di sua fiducia il re Carlo Alberto nominò nel 1847 il conte Filiberto primo segretario del gran magistero Mauriziano, conferendogli in pari tempo la presidenza dell’associazione agraria, quell’importante e vastissima istituzione di cui abbiamo avuto più volte nel corso di quest’opera occasione di parlare, a cui, oltre agli immensi benefici ch’essa arrecò all’industria ed alle popolazioni agricole del paese, andiamo debitori del grande ed efficace impulso al risorgimento dei destini politici della patria italiana.
Durante le grandi giornate di Valeggio e Sommacampagna il conte Colobiano si trovò presso il re Carlo Alberto nel suo quartiere generale, onorato allora come in ogni altra occasione della particolare confidenza di sua maestà, la quale gli diè prova efficace dell’alto conto che faceva di lui col nominarlo fra i primi, al momento della creazione dei grandi corpi dello Stato, a senatore.
Riformatosi a nuovo ordinamento l’antica fondazione religiosa dell’ordine Mauriziano dopo alcun tempo del regno di Vittorio Emanuele, mentre successe nella carica di primo segretario del detto magistero il cavalier Pinelli, già ministro dell’interno e presidente della