Pagina:Canonici - Prospetto biografico delle donne italiane.djvu/22

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nulli mercè la saggia fermezza delle incontaminabili Inglesi, delle quali voglio lealmente credere massimo il numero; ma per le deboli, non è quegli un mezzo efficacissimo a predisporle a quel genere di mistici intrighi, de’ quali, a torto senza dubbio, le accusano alcuni connazionali 1, e de’ quali oh quanto deplorabile idea ci offre il grande Alfieri 2! Accolto da morigerata Italiana l’uso del Cavalier servente, l’avrà serbato nella purità della sua

  1. Io sostengo, dice il d’Archenolz, che la massima parte delle belle donne di questa capitale (Londra) abusino vergognosamente della grazia che diede loro la natura. (Cenni morali e politici sulla Inghilterra estratti dagli Scrittori Inglesi S. 7, p. 77, Ediz. di Milano 1806).
    Colquhoun nel suo Trattato della polizia di Londra, dopo avere portato a quasi cinquanta mille le pubbliche vittime del disordine, le divide in molte classi, e fra queste ne assegna una di donne e figlie reputate oneste, che trovano in case terze, lungi dalla casa abitata, opportune comodità di soddisfare al vizioso costume; e questa classe, aggiunge egli, è molto estesa.
  2. Narra egli che nel secondo viaggio a Londra divenne perdutamente amante della moglie di un uffiziale delle Guardie, colla quale, coadjuvato dall’assistenza di una cognata, ebbe molti notturni colloquj, finché avvedutosene il marito, sfidò l’Alfieri ed intimò il divorzio alla moglie. — Nel mentre che l’Alfieri sperava, mercè l’intimato divorzio, di vedersi tranquillo possessore di tanta bellezza, ebbe a sostenere dal di lei labbro la confessione, di essere stato in amore preceduto da un palafreniere, il quale, cieco di gelosia, aveva ogni cosa confessata al padrone: pure questa confessione, che