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VIII. INNO AI PATRIARCHI 321 94.7. o su ie rive (I) De I’ infecondo (2) mar I aclunca falce E gli acri gioghi (3) esercitasse il bruno Agricoìtor; An O su e spiagge (De i’ afecondo mar) i’ ad.rnco ra.’ro
- IavarB, avida, acuta falce, falci
(E) gli acri tori. tatui Nè gli acri, o gli sai (gioghi cc. esercitasse) i duro, te u ci o Arator. M.or. Mietilor il corvo Dellinfecondo mar.., E l’enea falce. rastro E gli acri buoi.oliecitane il bruno I, arene, le glebe solletitasse cc. E I’ unca falce gli acri gioveuchi * E renea falce. n’tre E I vomer duro O con ‘e greggi Mi.in la tigre al consueti ovili E guidas.e per gioco lupi.1 fante Il pastore1 o con le agnelie (Mista la tigre ai) consueti fonti (E goidasse per gioco i) lupi a •tiìoic Il fanciulli O con gli armenti.... (E) per gioco adducesse i cervi, e darume ai riva A.n (I) ‘In del ma,. Dei mar tirreno a la sinistra riva: Petrarca. (2) (nfecondo Così la chiama Omero. Qoi vale lo cui acqua non fertilizzo. come il sole è detto Fecondo, cioè fecondatore. (3) gli ac’f gioghi. Giogo vuoi dire anche paio di buoi. Joga baum cm? quinque sta nel Vangelo. V. Forcell. • NalI’ eltnco di conta. a B (P. X.n.) r A. era pnar,csIo anche «ed oli. Qot,ui vy. del Nito variati da auel!i ccolIi in O. e che fuoo denivameiiie acceUa iii e N. trovano. innenie con e altre variazioni iewiane.oito di tISi, ntl più volle dtato eitco di e vanian. a B (P. X.a.) M.L,.21
