![]() |
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. | ![]() |
192 |
AD UNA STELLA
T’amo, o solinga e vereconda stella,
Che da lungi mi guardi in su la sera!
Come limpida sei, come sei bella
Ne la tua spera!
Indarno Urania liberal mi aperse5
De l’etere i velati archi profondi,
Ed al mio sguardo disbendato offerse
Nembi di mondi.
Ancor per me la giovinetta sei
Dai lucenti e pietosi occhi immortali,10
Ch’io già fanciullo amoreggiai dai miei
Poggi natali.
Sovra l’acqua investia l’aura adorata
I salici del mio curvo torrente,
E cantavan le passere a l’amata15
Luce fuggente!
E sonavan le valli, e su la neve
De l’ultimo Appennin, gemma vezzosa,
Riscintillavi tremolando in breve
Campo di rosa. 20