Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/15

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AVVERTENZA.



Non ultima fra le conseguenze delle antiche e moderne divisioni politiche d’Italia fu moltiplicità delle differenti unità di misura e di peso adottate nelle diverse provincie e persino nelle singole città e borgate d’una stessa provincia. Così, per modulo od unità delle misure lineari, chi prese la non comune lunghezza del piede d’un tal principe, chi la lunghezza d’un tal braccio, chi d’un tal altro, e sempre a capriccio. Poi cosiffatta dimensione chi la divise in un certo numero di parti, chi in un cert’altro. Gli oggetti di valore furono pesati o misurati con unità più piccole di quelle adoperate per le cose meno pregevoli. In breve si moltiplicarono talmente i termini di confronto, ossia le basi delle misure e dei pesi, che difficili si resero le contrattazioni ed i commerci fra i diversi paesi, facilissime all’incontro le frodi.

Fu quindi pensiero giovevolissimo quello di stabilire un certo sistema di misure e pesi, che fosse adottabile da tutti i popoli, perchè basato sopra un fatto universale, e si potesse verificare in ogni tempo ed in ogni luogo. Questo fu il così detto Sistema metrico decimale, pel quale si assunse per unità delle misure lineari il metro che corrisponde alla dieci milionesima