Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/16

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10 avvertenza.

parte della lunghezza del quarto d’un circolo meridiano della terra, ossia della distanza d’un polo all’equatore misurata sulla superficie della terra, sempre a livello del mare e sempre progredendo lungo un medesimo meridiano.

Per misurare poi le superficie si prese per unità l’area d’un quadrato avente per lato un metro, che fu detto metro superficiale o metro quadrato; e per le misure dei volumi dei corpi solidi si adottò per unità il volume d’un cubo avente per lato un metro, che si chiamò metro cubo. Per misurare le capacità dei recipienti o dei vasi che contengono dei liquidi o dei corpi minuti, come i grani, si pose per unità il volume di un cubo che abbia per lato la decima parte della lunghezza d’un metro (un decimetro), e la capacità corrispondente a tal volume fa detta litro. Per unità dei pesi si stabilì il peso di quella quantità d’acqua ben pura, ossia distillata, che alla temperatura di 4° C. riempie il preciso volume d’un cubo che abbia per lato la centesima parte della lunghezza d’un metro (un centimetro); e questa unità fu detta grammo. Per facilitare poi le estimazioni ed i calcoli delle quantità maggiori o minori di quelle ora accennate, si fissò d’andarle moltiplicando o dividendo successivamente per dieci, formandosene cioè i decupli; i centupli, ecc., ed i decimi, i centesimi, ecc.

Questo sistema fu già adottato in tutta la Francia, nel Belgio, nella Svizzera e nel Piemonte. Ed io pure, volendo scrivere per tutta la Valle del Po, e quindi volendo anche farmi intendere da tutti i suoi paesi, senza ricorrere a tradurre ogni indicazione di peso e di misura in riferimento alle singole unità usate presso ciascuno di essi, mi atterrò a questo sistema. Però, mi credo in obbligo di esporre, a guisa di specchio, il significato dei diversi vocaboli che si adoperano nel medesimo sistema.