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della propagazione artificiale delle piante. 307


Qualunque innesto poi deve farsi in giornata tranquilla, serena, senza vento, e prima di mezzo giorno, con istrumenti netti e ben taglienti.

§ 312. Il noce, la rovere, ed alcune altre specie difficilmente si possono riprodurre per innesto, e le piante resinose poco si prestano a quest’operazione. Ora però si è pensato di mettere a contatto non già le porzioni legnose delle due piante, ma bensì le loro porzioni erbacee; e per tal modo riuscì possibile e facile non solo l’innesto del noce, della rovere, ecc., ma eziandio quello delle piante resinose.

L’operazione varia poi alquanto secondo che trattasi di piante resinose o no. Nelle piante resinose, quando la gemma terminale del soggetto è giunta a due terzi della sua lunghezza presumibile, si taglia orizzontalmente verso quel punto dove comincia a prendere una consistenza erbacea. In seguito gli si levano le foglie per 0m,6 a 0m,7 di lunghezza lasciandone soltanto una striscia circolare larga 0m,2 o 0,m3, verso la sommità, perchè serva ad attirare gli umori verso quella parte. Poi si fende nel mezzo la cacciata terminale; e così troncata per una lunghezza di 0m,5 circa, vi s’introduce immediatamente la parte da innestarsi, previamente tagliata a forma di cono, spingendola nella fessura in modo che l’estremità tronca del soggetto sopravvanzi di circa 0m,25 i lembi del taglio cuneiforme dell’innesto (fig. 86).

L’innesto deve prendersi da una delle estremità dei rami laterali della pianta che si vuol propagare, onde non guastarne la cima; dev’essere della stessa grossezza del ramo cui deve innestarsi, e come quello, ancora erbaceo, tagliandolo via ove comincia a prendere la consistenza legnosa. La parte inferiore, si priva nelle foglie per 0m,35 circa di lunghezza, e si taglia a cono, come si disse.

Introdotto l’innesto, si lega con filo di lana o con corteccia fresca filamentosa, cominciando dall’alto, sotto la striscia circolare di foglie che dissi di lasciare al soggetto, e senza comunicare all’assieme un movimento di torsione. Ciò fatto si