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nomenclatura forestale. 325


Cespuglio e un ammasso di virgulti o ramicelli sottili, provenienti da uno o più vegetali riuniti; tali sarebbero gli spineti, il brugo e la ginestra.

Pianta dolce dicesi quella il cui legno è poco consistente, di midollo piuttosto largo, quali sono il salice, il pioppo, l’ontano, ecc.

Pianta forte all’incontro è quella che ha un legno più consistente, minor midollo, e che resiste di più al freddo, come sono la quercia, l’acero, l’olmo, il faggio, ecc.

Bosco, ted. välder, fr. bois, è il nome che si dà singolarmente a quello che cresce nella pianura, sul colle o sulla parte più bassa dei monti.

Foresta, ted. wälder fr. forèt, sarebbe il bosco degli alti monti.

Bosco sacro, favra, ted. Bannvälder, fr. forèt de résèrve, forèt a ban, è quel bosco che non deve essere tagliato, perchè serve a trattenere i venti, le frane, gli scoscendimenti, le valanghe o le inondazioni.

Fustaja è un bosco formato di piante d’alto fusto, alle quali non si tocca alcun ramo vivo e meno poi la cima; tali sono i boschi di pino, di abete o di larice sugli alti monti; quelli di castagno sui colli, o di rovere al piano.

Fustaja con ceppata è quel bosco misto di ceppate e piante d’alto fusto; fustaja sopra ceppata, quando la pianta allevata d’alto fusto provenga da un ceppo o pedale che sia già stato tagliato.

Il Bosco dolce è formato da piante dette dolci, ed il bosco forte è formato da piante dette forti.

Il Bosco ceduo è quel bosco che vien regolarmente scalvato ogni periodo di tanti anni. Il bosco ceduo dicesi a ceppata, quando è costituito da ceppate; oppure dicesi a capitozza o d’alto fusto quando le piante da scalvarsi sono a capitozza, oppure che si levino i rami laterali delle piante d’alto fusto.