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DELL'ANTHROPOLOGIA

qualche conoscenza de beni dila suso. Si conosce anco la virtù della Musica, perché le selvatiche fiere con canti si fanno domestiche; i sassi et le solitudini alla voce rispondono perché Orpheo cantando hebbe potere di trarre a' se gli animali selvaggi et le selve, et Amphione con la lyra di movere etiandio le insensate pietre. Lascio che il canto, et la Musica leva la fatica a' naviganti; et à coloro che ne campi all'ardente Sole s'essercitano; et fa non solamente à robusti, ma a' deboli parere dolce la fatica ne lunghi balli, et eccita gli animi de mortali all'ardore del combattere, et indi gli ritrahe medesimamente. Ne solamente nelle sopradette cose la virtù sua dimostra, ma in noi desta l'ira alle volte; et alle volte ne muove à compassione; giova à gl'infermi; et fa le fiere, et gli uccelli troppo volenterosi di seguire il canto, e 'l suono cascar nelle reti; et credono alcuni che Giove non habbia in cielo altro diletto, che di Muscisa; et gli angeli che per le nostre chiese si dipingono, non con altra cosa secondo l'opinione del volge, si crede che diano piacere all'anime de beati in paradiso; et perciò si veggono ne muri con cethere, liutti, et organi dipinti, cosi consente ogn'uno nel piacer della Musica. Virgilio nel sesto libbro della aeneida Orpheo, et Museo ne campi elysi induce cantare; et havere nelle sedie de beati gli più honorati luoghi. Lungo sarebbe il dire, se io volessi le laudi della Musica ad una ad una raccontare, ma niuno al mondo e' si inhumano et de piaceri nemico, che in tutto la Musica sprezzi. L'huomo de lettere studioso non puo' far che leggendo non canti, et componendo alcuna cosa e' costretto proferere