Pagina:Carli - Dell'anfiteatro di Verona, 1785.djvu/17

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ed invalidi per età, una vigorosa guarnigione di truppe. E quando Antonio Primo meditava di passar l’Appennino1 fe da Verona venire copia d’armati coll’aquile delle legioni, e co’ soldati che custodivano gli stendardi. Quale si fu Verona sotto de’ Vitelliani e Flaviani, tale anche prima si fu al tempo di Ottone, poco innanzi della famosa giornata di Bedriaco. Tali passi comunque inordinatamente qui esposti, tutti attenentisi a più circostanze della vita di Vitellio, provano assai in qual sommo conto fosse in que’ giorni tenuto il Veronese municipio.

Premesse tali notizie, qualor si dicesse, che datasi una battaglia non lunge da Verona, e poscia a studio di pace disperse dal vincitore le forze del vinto esercito, che quivi una legion si trattenne onde fosse unicamente occupata nelle fabbriche degli anfiteatri; io chiederò, se potria in simil caso ricorrere naturalmente il pensiero a supporre che in Verona, prima che in altro luogo, si dovesse aver data opera a sì fatto lavoro. Che se poi fra que-


  1. acciti aquilas, signaque, & quidquid Veronæ militum foret. ibid.