Pagina:Carli - Dell'anfiteatro di Verona, 1785.djvu/19

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ed interpreti di chiaro grido abbiano potuto inosservata trascorrere simil notizia. Il perchè lo vedremo ben tosto. Esaminiamone intanto il fatto nel suo principio.

Alquanti giorni dopo la battaglia di Bedriaco,1 Borgo situato tra Verona e Cremona, Vitellio disceso dalle Gallie in Torino2 covando in petto timore delle vinte legioni, che sparse per l’Italia, e miste co’ vincitori minacciavano tumulti...3 si pose quietamente a dividerle...4 sbandando i Pretoriani principalmente da lui temuti, e disarmandoli, e licenziandoli poi con onesto congedo...5 La Prima legione inviò dall’accampamento in Ispagna a poltrir nella pace e nell’ozio; mandò a lor proprj quartieri la Settima e l’Undecima; ed impiegò i soldati della Decimaterza nelle fabbriche degli anfiteatri. Qual altro anfiteatro esiste in questo lato d’Italia, che attesti la veracità di questo istorico documento, e faccia fede dell’industria delle


  1. Inter Veronam Cremonamque situs est (Bedriaci) vicus.
  2. Augebat Vitellium victarum legionum haud quaquam fractus animus: sparsæ per Italiam, & victoribus permixtæ hostilia loquebantur...
  3. Et quidem partes modeste distraxerat....
  4. Proxima Vitellio e prætoriis cohortibus metus erat; separatim primo, deinde addito honestæ missionis lenimento....
  5. Prima classicorum legio in Hispaniam missa, ut pace, & otio mitesceret; undecima, ac septima suis hibernis redditæ; Tertiadecimani struere amphitheatra jussi. Tac. hist. lib. 2.