Pagina:Carlo Andreani, La Pieve di Dervio (1898).djvu/10

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coregone, o lavareto, portate dal lago di Costanza (Svizzera), ma per sconosciute cause la deposizione non ebbe esito favorevole. Dal 1886, visto lo splendido risultato ottenuto l’anno antecedente a Fiumelatte, si continuarono le incubazioni di uova di coregoni provenienti dalle RR. Stazioni di Piscicoltura e dall’estero e le immissioni sino al 1895, nel qual anno principiarono le incubazioni di uova di coregoni presi nel Lario.

A Bellagio nel corrente anno 1898 vennero posti in incubazione le uova di coregone azzurro a spese della benemerita e distinta Sezione Lariana di Piscicoltura, ma una fortuita interruzione dell’acqua ne causò la perdita totale.

Il coregone è un salmonide che vive di piccoli crostacei, lumachelle e larve d’insetti; è un ottimo pesce, ma facile alla decomposizione.

ACQUE-FLORA-FAUNA. — Abbondanti le sorgenti d’acqua potabile, limitatissimo il numero delle minerali; superbe le cascate della Villa Pliniana, di Molina, di Nesso, di Camoggio sotto a Pigra, di Balbiano, ed altre in Valsassina; rinomata la sorgente intermittente della Pliniana studiata da Cajo Plinio e quella alle sorgenti del Lambro.

Ricca la flora, che conta alcune specie rare, descritta nella «Flora Comense» dal Prof. Dott. Giuseppe Comolli, edita nel 1857, ed in parte nella «Flora Medica» del Dott. Giberto Scotti. Un buon erbario, ricco di 1435 esemplari indigeni e 472 esotici, lasciò la signora Candida Lina-Perpenti da Cremia, ora in proprietà del Cav. Prof. Canonico Don Antonio Carizzoni di Mandello. Numerose specie di crittogame raccolse, specialmente sul ricco Legnone, e classificò il distintissimo Prof. Santo Garovaglio da Como, fondatore del Gabinetto Crittogamico di Pavia.

Abbondante la produzione dei funghi commestibili; boleti, agaricini, ovoli, clavarie e lo squisitissimo tartufo, che dànno un reddito di parecchie migliaja di lire.

Nei monti o sul piano trovansi: volpi, lepri, compre-