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124 Open source, software libero e altre libertà

sizione e verifica del risultato dell’acquisizione. Potrebbero essere forniti su un supporto sì informatico, ma in un formato di archiviazione non standard (vedi il capitolo sugli open standard) e quindi utilizzabile solo con una particolare applicazione o piattaforma, o ancora da un solo soggetto che conosce lo standard e lo implementa. Infine, i dati potrebbero essere forniti in un formato aperto, ma totalmente incomprensibili perché la loro presentazione manca delle necessarie meta-informazioni sulla concreta codifica dei dati stessi. Ad esempio, un set di dati potrebbe essere fornito in un formato XML (che è uno standard aperto), ma in un sottoformato XML non completamente o affatto descritto quanto alla sua semantica (cioè cosa vuol dire un dato inserito in una data posizione e con un dato attributo) e alla sua sintassi (cioè come si interpreta un dato o un insieme di dati, ad esempio se un numero esprime l’età, il numero civico, il codice fiscale, o altro, di una data persona).

Dati semi-chiusi perché diffusi solo
in forma aggregata o con insufficiente dettaglio

A cavallo della leggibilità e della mancata comunicazione, il fatto che i dati siano forniti soltanto in forma aggregata, mentre restano indisponibili i dati disaggregati, o la disaggregazione è a un livello insufficiente per consentire una elaborazione e una verifica di affidabilità, o una qualche forma di regressione statistica. Ad esempio, una ASL può diffondere i dati di mortalità per un determinato tipo di cancro della popolazione comune per comune, ma non rendere disponibile una serie di dati per età alla morte, per