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134 Open source, software libero e altre libertà

nute segrete, almeno da una certa data in poi (per coincidenza, più o meno da quando Microsoft era diventata “dominante” nei sistemi “workgroup”).

Un sistema operativo diverso, per esempio Linux, non aveva dunque la possibilità di “inserirsi” in una rete Windows. Non poteva fare il server in una rete di client Windows, non poteva fare il server in un gruppo di server Windows, non poteva fare il client in una rete di server e client Windows, se non tramite protocolli diversi e meno adatti. Era nella stessa situazione di un cliente in un caffè francese che non sapeva parlare francese, aveva i soldi, ma non sapeva come ordinare qualcosa (né esattamente cosa ordinare).1

Samba è una reimplementazione dei servizi di rete di Windows, nata dal protocollo SMB (da cui il nome “Samba”) ad opera di Andrew “Tridge” Tridgell, una delle persone più geniali che abbia mai conosciuto. Per aggirare il segreto che a un certo punto era sceso sui protocolli nelle nuove versioni della parte di servizi di workgroup server (condivisione di file, servizi di autenticazione e stampa), egli si mise ad “annusare” il traffico di rete tra due macchine Windows, per scoprire – utilizzando ancora la metafora del tizio nel caffè francese – come si chiama quel pezzo di pane lungo e strano, o quella bevanda in quella tazza, come si fa una domanda invece di un’affermazione, cercando di capire i pezzi della “lingua” che compone il protocollo, il ruolo di essi, la giusta sequenza, come combinarli per fare una domanda e per dare una risposta e così via. Fino a creare un componente che, visto dalla parte del server “Windows”, sembrasse un

  1. La metafora viene da una descrizione dell’autore Andrew Tridgell su come è nato (https://www.samba.org/ftp/tridge/misc/french_ cafe.txt) il suo progetto Samba (https://www.samba.org/).