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138 Open source, software libero e altre libertà

di certezza con cui ne parliamo è quindi diversa, in quanto la sua applicazione concreta è ancora, almeno in parte, sub judice).

Andiamo nelle nuvole

Abbiamo visto che ci sono varie situazioni protette da diritti coinvolte. Tutte però presuppongono che le interfacce esistano e siano rese disponibili. Niente impone a nessuno di crearle e renderle disponibili, in quanto nessuno (o quasi) può imporre al titolare di un servizio di creare un pezzo di software; al massimo la legge può limitare il livello di controllo tramite il diritto (incluso il segreto, anch’esso tutelato da un diritto, ovvero dal divieto di decompilazione).

Il sistema usato da Samba per ricostruire i protocolli e interoperare con le interfacce presuppone che le interfacce possano essere utilizzate e il traffico tra di esse (“through the wires”, attraverso i cavi) possa essere intercettato e analizzato, tramite un’operazione particolare di reverse engineering (di tipo osservazionale, non di decompilazione del software). Il reverse engineering presuppone però di avere accesso all’oggetto dell’analisi. Se chi ospita il software in cloud non rende disponibili determinati servizi, non esiste niente che possa aggirare tale mancanza. Se non è possibile esportare i dati attraverso l’applicazione, non è possibile nemmeno attraverso il sistema operativo o il motore di database su cui magari il software si appoggia, come nel caso in cui il software sia installato su una macchina del cliente.

Ciò ha conseguenze in caso di cessazione del contratto con l’operatore dei servizi in cloud. Il rimedio a questa situazione sembra essere puramente con-