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146 Open source, software libero e altre libertà


Certo, non sarà possibile ottenere una piena interoperabilità e migrabilità sulla base di interfacce e soluzioni di interscambio valide per tutti, ma sempre di più si stanno affacciando tecnologie mature ed esempi di successo di approcci basati su interfacce standard e persino open source nei servizi cloud. La loro adozione diretta è una soluzione per determinare l’interoperabilità, certo, ma la presenza di tali iniziative fa sì che ci sia un sistema (o più sistemi) di riferimento verso i quali i produttori di soluzioni proprietarie possono creare interfacce. Una di queste soluzioni è il progetto Open Stack1.

Sicurezza e privacy

Mentre scrivevo queste righe in un post in cui mi occupavo esattamente di questo tema, arrivò la notizia che Amazon (AWS) stava sperimentando2 estese interruzioni del servizio. Come noto, sui servizi di Amazon sono basati migliaia di siti di tutti i tipi. Un adagio popolare vuole che non si mettano tutte le uova nello stesso cesto, ma è esattamente ciò che stiamo facendo. Certo, è conveniente. Certo, è comodo. Certo, è sicuro. Dipende però da ciò che si considera “sicuro”. La sicurezza non è una dimensione lineare, è un insieme di fattori che vanno bilanciati. Si suole dire che la sicurezza di un sistema è simile alla robustezza di una catena: si misura dal più debole dei suoi anelli.

Con la concentrazione di servizi e funzioni (“workload”), si fa esattamente questo: si mettono un sacco

  1. https://www.openstack.org/.
  2. http://www.theverge.com/2017/2/28/14765042/amazon-s3-outage-causing-trouble.