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30 Open source, software libero e altre libertà

inventiamo un modo nuovo di far qualcosa con una macchina, possiamo ottenere un brevetto, mentre se inventiamo un modo nuovo di fare qualcosa con un computer, no? Otteniamo un brevetto!”. Se lo dissero tanto spesso e con tanta convinzione, e lo dissero con altrettanta convinzione ai giudici, che un giorno un giudice diede loro ragione. E brevetto fu. Ecco la terza protezione che insiste sul software.

Sui brevetti potremmo fare un lungo discorso, ma ci porterebbe troppo lontano, basti dire che i brevetti sul software, per quanto di dubbia legalità, soprattutto in Europa (dove una Convenzione dice chiaramente che non dovrebbero esistere), esistono e vengono attivamente tutelati in giudizio.

Le licenze

Nella distribuzione del software, una licenza scritta ed espressa non è necessaria. Se vengo in possesso legittimamente di una copia del software, ho alcuni diritti e doveri che discendono direttamente dalla legge. Di principio non posso effettuare copie o prestare il software senza permesso, non posso decompilare il software per ricostruirne il codice sorgente, non posso utilizzarlo se confligge con un brevetto.

Una licenza è necessaria se il titolare dei diritti di sfruttamento esclusivo vuole restringere ciò che l’utente può fare rispetto ai divieti e ai permessi che provengono direttamente dalla legge. Ciò è possibile, a condizione di non violare le norme imperative. Una licenza è necessaria anche per espandere questi diritti, e concedere usi e azioni che non sarebbero possibili in base direttamente alla legge, incluso concedere il codice come software libero.