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42 Open source, software libero e altre libertà

c’è nella GPL richiederebbe un volume intero, non pochi paragrafi. La versione 3 è incompatibile con la versione 2, a meno che lo sviluppatore non abbia utilizzato la clausola di “aggiornamento” (tipo “o qualsiasi successiva versione”) che consente a chiunque di trasformare una versione di licenza più vecchia con una nuova.

Esistono altre licenze di copyleft forte, come ad esempio la EUPL, nata nell’ambito delle istituzioni dell’Unione Europea. Creare una nuova licenza di copyleft forte, lo si capirà da quanto detto, non è una buona idea, la EUPL non lo è stata. Fortunatamente la EUPL contiene una clausola di compatibilità che consente di utilizzare, per le opere derivate, una lista di altre licenze, tra le quali la GNU GPL, per cui le conseguenze dannose sono in via pratica evitate.

Licenze di copyleft debole

Il copyleft debole è più recessivo rispetto al copyleft forte. Come idea, il copyleft debole opera a livello di file; per cui se uno sviluppatore appone le proprie modifiche a quel file, quel file rimane sotto la stessa licenza. Mentre se il codice sorgente di quel file viene compilato (“linkato”) con altro codice sorgente per creare un file oggetto che li comprenda (un’opera più ampia), il file oggetto risultante ‒ pur incorporando codice copyleft ‒ non necessita di essere rilasciato sotto le stesse condizioni, dunque non c’è interferenza in caso i due file sorgente siano sotto licenze incompatibili, e il prodotto risultante può anche essere sotto licenze proprietarie. Spesso infatti le licenze di copyleft debole sono usate per file destinati ad essere incorporati in altro software, tipicamente librerie