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52 Open source, software libero e altre libertà

il “core” è destinato a essere compreso in un prodotto che potrà essere proprietario, e potrebbero sorgere incompatibilità.

Spesso questa è la strada scelta da progetti completamente liberi, in cui si inizia con un modello di licenza completamente libera. Poi nell’evoluzione si valuta che il modello iniziale non è sostenibile, perché da progetto semi-hobby è diventato qualcosa di serio e non è più gestibile, oppure perché per finanziare lo sviluppo necessita un introito derivante dalla messa a reddito.

Subscription/personalizzazioni ibridi

Il modello che monetizza mediante l’offerta di “subscription” e personalizzazioni è quello più tipico del software libero.

Non è incompatibile con un modello dual licensing, anzi, i progetti dual licensing che conosco essere più di successo in realtà combinano un modello duale, un open core e un modello subscription. Ad esempio, Zimbra1, Alfresco2, OpenBravo3, Zarafa4 non puntano tanto ad essere inclusi in progetti più ampi, quanto ad avere un canale “comunitario”, nel quale la comunità è più di utilizzatori e di integratori che di sviluppatori, e offrire un servizio “premium” a chi necessità di livelli di supporto garantiti, includendo magari porzioni proprietarie di software per scopi precisi, non disponibili nella versione comunitaria.

Questo tipo di strategia ha alcuni vantaggi, ad esempio costituisce una garanzia di indipendenza


  1. http://www.zimbra.com/.
  2. https://www.alfresco.com/.
  3. http://www.openbravo.com/
  4. https://www.zarafa.com/.