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I contenuti open e le Creative Commons) 61

zioni dei singoli stati); delle CC 4.0 esiste infatti solo un’unica versione definita “international”.

Parliamo di licenze al plurale perché non vi è una sola licenza, ma ve ne sono molte. Come nei giochi delle costruzioni, abbiamo elementi che possono combinarsi tra loro per creare una licenza con determinate caratteristiche. E poi abbiamo la CC0 di cui parleremo più avanti. Tali elementi sono (nome esteso e tra parentesi la sigla):

  • “Attribution” (by)
  • “Non commercial” (NC)
  • “Share Alike” (SA)
  • “No derivatives” (ND)

Così, se troviamo l’indicazione “CC by-SA” sapremo che si tratta di una Creative Commons “Attribution-Share Alike”. In altri casi potremmo avere “CC by-SA UK” o qualcosa di simile, vorrà dire che sarà la versione del Regno Unito, ma come detto ciò non è più un’opzione dalla versione 4.

Una caratteristica importante delle licenze è che sono compatibili verso il futuro, ovvero, contengono una clausola implicita grazie alla quale le opere cui sono soggette vengono sì licenziate in una determinata versione, ma possono essere distribuite rispettando le condizioni di una versione successiva che abbia gli stessi elementi fondamentali. Anche la licenza Mozilla per il software (MPL) ha una clausola molto simile, così come la GNU GPL, che però la presenta in modo opzionale.

Creative Commons fornisce anche un insieme disimboli che rende immediatamente visibile a un essere umano la tipologia di licenza e il fatto che “alcuni