Pagina:Caro, Annibale – Opere italiane, Vol. I, 1912 – BEIC 1781382.djvu/113

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ben voleste, Tanima: ch’io mi voglio ornai ritirare, cosi perché questi vostri reciticci mi fanno stomaco, come perché mi bisogna far largo alla sassaiuola, che sopra ciò vi si prepara dagli altri. Andate pur lá, che ne toccherete delle buone.

Pasquino

Volea, dietro a questo Risentime?ito del Predella , soggiungere quel di piú che m’occorre di dirvi, quando m’è stata portata l’operetta, che egli ha citata, del Buratto: leggete ancor questa, e poi ci riparleremo.