Pagina:Caro, Annibale – Opere italiane, Vol. I, 1912 – BEIC 1781382.djvu/26

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Oltre a ciò, il Petrarca non avrebbe detto: «Per me non oso» e quello che segue; percioché mostrerebbe, cosi dicendo, di riconoscere l’ardimento e l’aiuto dal suo signore solo; poiché séguita:«Se l’ardire e l’aita non vien date». «Tu sol m’apri e dispensi Parnaso», ecc.; e che le muse fossero state invitate indarno, non avendo esse a porgere in questa impresa né ardimento, né aiuto. Oltre questo, che ’l Petrarca, se avesse avuto a por le risposte a tre cose proposte, come «stilo», «lingua» e «sensi», non n’avrebbe poste due solamente, cioè «ragioni» e «scriva»; ma tre, cioè: «pensi», «ragioni» e «scriva». Si come si vede che non ne lasciò niuna delle tre predette senza risposta, in quel sonetto: «Io son si stanco di mirar si come». Or io son certo phe l’opponente scrisse queste parole appunto in questa opposizione. «Ne ragioni e scriva»: «ne pensi, ragioni e scriva» avrebbe detto il Petrarca. E nondimeno veggo scritto in questa carta: «Ne ragioni e scriva»; «ne pensi e scriva» avrebbe detto il Petrarca. Il che, quantunque sia cosi scritto fuori dell’intenzione dell’opponente, non è perciò che non iscuopra un errore non picciolo del Caro: il quale, domandando soccorso dal suo signore per far questa canzone sola, non poteva dir se non cosi: «Ne pensi e scriva», ovvero «ne pensi e ragioni». Percioché quando il Petrarca usò «stilo e lingua», «parli e scriva» e simili, non usògli mai, intendendo d’una canzone o d’un sonetto solamente. Laonde io son sicuro che egli non avrebbe lasciato scritto in questa stanza, come ha fatto il Caro: «lo stil, la lingua; ne ragioni e scriva».

Ancora non avrebbe data la figura e i termini cosi fatti alla Francia: «Giace, quasi gran conca, infra due mari», ecc.; essendo la figura sconvenevole e i termini difettosi. Non fece cosi egli, quando ripose tra’ confini quella parte ch’era sottoposta a’ suoi tempi al re di Francia, dicendo: «Chiunque alberga tra Garonna e ’l monte»: conciosiacosaché ’l confino verso l’Alemagna, che suole essere riputato il Reno, sia fuggito di mente al Caro. Senza che, non si può dire propriamente che la Francia giaccia fra due monti; poiché l’Alpe e ’l Pireneo non sono l’uno