Pagina:Caro, Annibale – Opere italiane, Vol. I, 1912 – BEIC 1781382.djvu/298

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quel punto per avventura non era con le capre, percioché stava nella selva a far della frasca, per aver con che sostentar la ’nvernata i capretti; e, vergendo su d’alto la correria e

10 scompiglio de’ campi, per paura si ficcò dentro un ceppo d’acero secco, e quivi stette tanto che ’l romore fosse cessato. La Cloe era restata a guardia delle greggi; ed, avendo dietro la caccia, se ne fuggi verso la grotta delle ninfe: dove sopraggiunta, piangendo e raccomandandosi, li pregava e per le ninfe

11 scongiurava che avessero compassione di lei e delle bestiuole ch’ella pasceva. Ma tutto era invano; percioché i metinnesi, schernendo ancora le statue delle ninfe, le greggi e lei, come una capra o una pecora, innanzi si misero, e talora, perché s’arrestava e faceva loro indugio e fatica, le davano tra via delle scudisciate, perché suo malgrado n’andasse. Aveano giá le galere piene d’ogni sorta di preda, quando parve loro di non dover piú oltre navigare, temendo non la tempesta o piú li nimici gli assalissero; e perché non spirava vento di ritorno, si rivolsero addietro a forza di remi. Ritirati che si furono e cessato il rumore, Dafni, calandosene al campo dove pascevano, e non vedendo le sue capre, non le pecore, non la guardiana d’esse, ma d’ogn’intorno guasto e solitudine, e trovando la sampogna della Cloe per terra, dopo messo un gran mugghio, piangendo e tapinandosi, or se ne correva al faggio, dove solevano stare assisi, or se ne calava al mare se per sorte la vedesse. Ed ultimamente, venendo alla grotta delle ninfe, s’avvide che ivi la Cloe s’era ricoverata e che quindi era stata menata; onde, per terra gittatosi, cosi cominciò con le ninfe (come se da loro fossero traditi) a lamentarsi: — Di grembo a voi, ninfe, mi è stata rapita la Cloe; e voi l’avete sofferto? Dinanzi agli occhi vostri m’è stata tolta; e voi l’avete potuto vedere? La Cloe vostra, che v’ ha di sua mano tante ghirlande tessute, che v’ha tante primizie offerte, che questa sampogna, che sta qui appesa, v’ha dedicata! Oimè! che ’l lupo non mi rapi mai una capra, e li nimici me n’hanno menata tutta la greggia e toltami la mia compagna. Oimè! che scorticheranno le capre ed ammazzeranno le pecore, e la mia Cloe da qui innanzi stará