Pagina:Caro, Annibale – Opere italiane, Vol. I, 1912 – BEIC 1781382.djvu/310

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di pacificarsi, a quel che metteva lor meglio attenendosi, la pace elessero. Ed a questa guisa la guerra fra Metellino e Metinna, come a caso ebbe principio, cosi si risolvette. Sopravvenne frattanto lo ’nverno, che a Dafni ed alla Cloe fu molto piú gravoso che la guerra; percioché, cadendo subitamente di molta neve, ricoperse tutte le vie, racchiuse nelle lor stanze tutti i contadini, i rivi divennero fossati, gli stagni si fecero ghiaccio, la terra non si vedea in nessun loco, salvo che intorno alle fontane; per che nessun pastore cacciava a pascere, nessuno usciva delle porte, ma tutti intorno a gran fochi si stavano il giorno, e la sera a veglia fino al cantar de’ galli; altri a filar lino, altri a lavorar velli di capra, altri a far lacci e vari ingegni da pigliare uccelli; governavano i buoi nelle stalle con la paglia, le capre e le pecore nelle capanne con la fronda, ed i porci nelle stipe con la ghianda; e cosi stando, avvenga che come assediati vivessero, gli altri tutti se n’allegravano, come quelli che allora avevano pur qualche riposo della fatica, e, la mattina a buon’ora pranzando, sciolvendo, e la notte lunghi e riposati sonni dormendo, tenevano lo ’nverno per piú dolce stagione che la state, che l’autunno e che la primavera stessa. Ma la Cloe e Dafni, degli avuti diletti rammentandosi, come si baciavano, come s’abbracciavano, come magnavano e beevano insieme, non dormivano mai tutta notte: si voltolavano per il letto, si rammaricavano, si struggevano ed aspettavano la primavera, come se, morti, in quella dovessero a novella vita tornare. Era lor cagion di dolore o che s’abbattessero al zaino con che portavano da magnare, o che vedessino la fiasca o la ciotola con che beevano, o che trovassero la sampogna oziosa, che aveano ciascuno di essi avuta dal suo amante in dono: pregavano le ninfe, si votavano a Pane, che da quegli affanni li liberassino, e che a loro ed alle loro greggi mostrassero il sole; e coi voti e coi prieghi insieme s’argomentavano di trovar qualche compenso a potersi rivedere. Ma la Cloe, semplicetta e povera di consiglio, non sapeva che partito si prendere; né manco il potea, avendo tuttavia d’intorno quella che per madre si tenea, la quale, insegnandole di pettinar la lana, di filare