Pagina:Caro, Annibale – Opere italiane, Vol. I, 1912 – BEIC 1781382.djvu/362

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L’edizione parmense fu anche integralmente riprodotta da Ugo Antonio Amico nelle Opere di A. C., Firenze, Le Monnier, 1864 (primo ed unico volume uscito); da Francesco Costerò nella Biblioteca economica Sonzogno (n. 41); e parzialmente in edizioni scolastiche; tra le quali le piú recenti a cura di M. Sterzi (ed. Giusti) e di E. Spadolini (ed. Vallardi). Buona l’edizione dello Sterzi; l’altra ha il solo pregio d’essere accompagnata da un’ampia introduzione di Vittorio Cian {La vita e le opp. di A. C.).

Debbo ancora ricordare che i Mattaccini e i sonetti della Corona furono ristampati nel voi. delle Rime del Caro, ove sono altri cinque sonetti contro il Castelvetro e i suoi seguaci e difensori. Cosi le lettere poste in appendice all’ Apologia si trovano nell’epistolario. E i Mattaccini furono ristampati separatamente, in 25 esemplari a Venezia, nel 1823, sotto la falsa data di Parma, 1558 (cfr. Brunet, Manuel, ad v. «Caro»).

Per la controversia Caro-Castelvetro si veda: Antonio Federigo Seghezzi, La vita del commendatore A. C. (in Opp., ediz. dei classici, 1, p. xxxvm - lv); Mario Sterzi, Studi sulla vita e sulle opp. di A. C., in Atti e mem. della r. deputaz. di storia patria per le prov. delle Marche , nuova serie, voi. v, fase. 1 e li, p. 166, n.\ e come lavoro equo ed esauriente: Domenico Achille Capasso, Note critiche alla polemica tra il Caro e il Castelvetro (Napoli, Trani, 1896).

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GLI STRACCIONI

La prima stampa di questa commedia, composta sin dal 1544, è l’aldina del 1582 e reca il titolo: Gli straccioni \ comedia | del commendator | Annibai Caro | con privilegio | In Vinegia MDXXCII. Precede una dedica di Aldo, in data 6 dicembre 1581, Al molto magtiifico signor Iacopo Mannucci gentiluomo fiorentino, nella quale il Caro è chiamato «soggetto illustre dell’etá nostra e uomo come si conosce per i suoi componimenti e per il grido della sua virtú, che vive e viverá ai futuri secoli». Su questa prima stampa, raffrontata con l’altra, anche aldina del 1589, è condotta l’edizione presente. Ho potuto cosi ricostituire fedelmente il testo, liberandolo da errori, che s’eran venuti perpetuando in tutte le edizioni posteriori alle due prime.