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libro terzo. 181


bian fatto gli uomini. Circa le scienze, non vi ricorda aver letto di tante che hanno saputo filosofia? altre che sono state eccellentissime in poesia? altre che han trattato le cause, ed accusato e difeso inanzi ai giudici eloquentissimamente? Delopere manuali saria lungo narrare, nè di ciò bisogna far testimonio. Se adunque nella sostanza essenziale l’uomo non è più perfetto della donna, nè meno negli accidenti; e di questo, oltre la ragione, veggonsi gli effetti: non so in che consista questa sua perfezione.

XIV. E perchè voi diceste che intento della natura è sempre di produr le cose più perfette, e però, s’ella potesse, sempre produrria l’uomo, e che il produr la donna è più presto errore o difetto della natura che intenzione; rispondo, che questo totalmente si nega; nè so come possiate dire che la natura non intenda produr le donne, senza le quali la specie umana conservar non si può, di che più che d’ogni altra cosa è desiderosa essa natura. Perciò col mezzo di questa compagnia di maschio e di femina produce i figlioli, i quali rendono i beneficii ricevuti in puerizia ai padri già vecchi, perchè gli nutriscono, poi gli rinovano col generar essi ancor altri figlioli, dai quali aspettano in vecchiezza ricever quello, che essendo giovani ai padri hanno prestato; onde la natura, quasi tornando in circolo, adempie la eternità, ed in tal modo dona la immortalità ai mortali. Essendo adunque a questo tanto necessaria la donna quanto l’uomo, non vedo per qual causa l’una sia fatta a caso più che l’altro. È ben vero che la natura intende sempre produr le cose più perfette, e però intende produr l’uomo in specie sua, ma non più maschio che femina; anzi, se sempre producesse maschio, faria una imperfezione; perchè come del corpo e dell’anima risulta un composito più nobile che le sue parti, che è l’uomo: così della compagnia di maschio e di femina risulta un composito conservativo della specie umana, senza il quale le parti si destruiriano. E però maschio e femina da natura son sempre insieme, nè può esser l’un senza l’altro: così quello non si dee chiamar maschio che non ha la femina, secondo la diffinizione dell’uno e dell’altro; nè femina quella che non ha il maschio. E perchè un sesso solo dimostra im-