Pagina:Castiglione - Il libro del Cortegiano.djvu/303

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libro quarto. 287


inamorati adunque amano infelicissimamente37, perchè ovvero non conseguono mai li desiderii loro, il che è grande infelicità; ovver, se gli conseguono, si trovano aver conseguito il suo male, e finiscono le miserie con altre maggior miserie; perchè ancora nel principio e nel mezzo di questo amore altro non si sente giammai che affanni, tormenti, dolori, stenti, fatiche: di modo che l’esser pallido, afflitto, in continue lacrime e sospiri, il star mesto, il tacer sempre o lamentarsi, il desiderar di morire, in somma l’esser infelicissimo, son le condizioni che si dicono convenir agl’inamorati.

LIII. La causa adunque di questa calamità negli animi umani è principalmente il senso, il quale nella età giovenile è potentissimo, perchè ’l vigor della carne e del sangue in quella stagione gli dà tanto di forza, quanto ne scema alla ragione, e però facilmente induce l’anima a seguitar l’appetito; perchè ritrovandosi essa sommersa nella prigion terrena, e, per esser applicata al ministerio di governar il corpo, priva della contemplazion spirituale, non può da sè intender chiaramente la verità; onde, per aver cognizion delle cose, bisogna che vada mendicandone il principio dai sensi38, e però loro crede e loro si inchina e da loro guidar si lascia, massimamente quando hanno tanto vigore che quasi la sforzano; e perchè essi son fallaci, la empiono d’errori e false opinioni. Onde quasi sempre occorre che i giovani sono avvolti in questo amor sensuale in tutto rubello dalla ragione, e però39 si fanno indegni di fruir le grazie e i beni che dona amor ai suoi veri soggetti; nė in amor sentono piaceri fuor che i medesimi che sentono gli animali irrazionali, ma gli affanni molto più gravi. Stando adunque questo presupposito, il quale è verissimo, dico che ’l contrario interviene a quelli che sono nella età più matura; chè se questi tali, quando già l’anima non è tanto oppressa dal peso corporeo, e quando il fervor naturale cominecia ad intepidirsi, s’accendono della bellezza e verso quella volgono il desiderio guidato da razional elezione, non restano ingannati, e posseggono perfettamente la bellezza: e però dal possederla nasce lor sempre bene; perchè la bellezza è buona, e conseguente-