Pagina:Castiglione - Il libro del Cortegiano.djvu/83

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libro primo. 67


che vanno a ritrovar quelle parti che non si veggono, con tal maniera, che benissimo comprender si può che ’l pittor ancor quelle conosce ed intende. Ed a questo bisogna un altro artificio maggiore in far quelle membra che scortano e diminuiscono a proporzion della vista con ragion di prospettiva; la qual per forza di linee misurate, di colori, di lumi e d’ombre, vi mostra anco34 in una superficie di muro dritto il piano e ’l lontano, più e meno come gli piace. Parvi poi che di poco momento sia la imitazione dei colori naturali in contraffar le carni, i panni, e tutte l’altre cose colorate? Questo far non può già il marmorario, nè meno esprimer la graziosa vista degli occhi neri o azzurri, col splendor di que’ raggi amorosi. Non può mostrare il color de’ capegli flavi, no ’l splendor dell’arme, non una oscura notte, non una tempesta di mare, non que’ lampi e saette, non lo incendio d’una città, no ’l nascere dell’aurora di color di rose, con que’ raggi d’oro e di porpora; non può in somma mostrare cielo, mare, terra; monti, selve, prati, giardini, fiumi, città nè case: il che tutto fa il pittore.

LII. Per questo parmi la pittura più nobile e più capace d’artificio che la marmoraria, e penso che presso agli antichi fosse di suprema eccellenza come l’altre cose: il che si conosce ancor per alcune piccole reliquie che restano, massimamente nelle grotte di Roma; ma molto più chiaramente si può comprendere per i scritti antichi, nei quali sono tante onorate e frequenti menzioni e delle opre e dei maestri; e per quelli intendesi quanto fossero appresso i gran signori e le republiche sempre onorati. Però si legge che Alessandro amò sommamente Apelle Efesio, e tanto, che avendogli fatto ritrar nuda una sua carissima donna, ed intendendo, il buon pittore per la maravigliosa bellezza di quella restarne ardentissimamente inamorato, senza rispetto alcuno gliela donò: liberalità veramente degna d’Alessandro, non solamente donar tesori e stati, ma i suoi proprii affetti e desiderii; e segno di grandissimo amor verso Apelle, non avendo avuto rispetto, per compiacer a lui, di dispiacere a quella donna che sommamente amava; la qual creder si può che molto si dolesse di cambiar un tanto re con un pittore. Narransi an-