Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/287

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sensitiva ucise con odio e dispiacimento del vizio e amore della virtú, in tucto perduta la tenerezza del corpo suo; la quale tenerezza e amore, che è tra l’anima e ’l corpo, naturalmente fa parere la morte malagevole, e però naturalmente l’uomo teme la morte.

Ma perché la virtú nel giusto perfecto passa la natura, cioè che ’l timore, che gli è naturale, lo spegne e trapassa con odio sancto e col desiderio di tornare al fine suo, si che la tenerezza naturale non gli può fare guerra, la coscienzia sta queta, perché nella vita sua fece buona guardia, abbaiando quando e’ nemici passavano per volere tollere la cittá de l’anima. Si come il cane che sta a la porta, il quale, vedendo e’ nemici, abbaia, e abbaiando desta le guardie; cosi questo cane della coscienzia destòe la guardia della ragione, e la ragione insieme col libero arbitrio cognobbero, col lume de l’intellecto, se era amico o nemico. A l’amico, cioè le virtú e i sancti pensieri del cuore, diéro dileczione e affecto d’amore, exercitandole con grande sollicitudine; e al nemico, cioè al vizio e alle perverse cogitazioni, diéro odio e dispiacimento; e col coltello de l’odio e de l’amore, e col lume della ragione, e con la mano del libero arbitrio percossero e’ nemici suoi; si che poi, al ponto della morte, la coscienzia non si rode, perché ella fece buona guardia, ma stassi in pace.

È vero che l’anima per umilitá e perché meglio nel tempo della morte cognosce il tesoro del tempo e le pietre preziose delle virtú, riprende se medesima, parendole poco aver exercitato questo tempo; ma questa non è pena affliggitiva, anco è pena ingrassativa, però che fa ricogliere l’anima tucta in se medesima, ponendosi inanzi el sangue de l’umile e immaculato Agnello mio Figliuolo. E non si volle adietro a mirare le virtú sue passate, perché non vuole né può sperare in sue virtú, ma solo nel Sangue, dove ha trovata la misericordia mia. E come è vissuta con la memoria del Sangue, cosi nella morte s’innebria e anniegasi nel Sangue. Le dimonia perché non la possono riprendere di peccato? perché ella nella vita sua con sapienzia vinse la loro malizia; ma giongono per volere vedere se potessero