Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/296

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l’inferno è posto in maggiore tormento che uno pagano, perché esso ebbe il lume della fede e renunziò al lume della fede, e colui non l’ebbe. Cosi questi miseri avaranno piú pena d’una medesima colpa che gli altri cristiani, per lo misterio che Io lo’ diei dando lo’ a ministrare il Sole del sancto Sacramento, e perché ebbero el lume della scienzia a potere discernere la veritá e per loro e per altrui, se essi avessero voluto. E però giustamente ricevono maggiori pene.

Ma e’ miseri noi cognoscono; ché, se essi avessero punto di considerazione dello stato loro, non verrebbero in tanti mali, ma sarebbero quel che debbono essere e non sonno. Anco tucto el mondo è corrocto, facendo molto peggio essi che i secolari nel grado loro. Unde con le loro puzze lordano la faccia de l’anime loro e corrompono e’ subditi e succhiano il sangue a la sposa mia, cioè alla sancta Chiesa. Unde per li loro difecti essi la impalidiscono, cioè che l’amore e l’affecto della caritá, che debbono avere a questa sposa, l’hanno posto a loro medesimi, e non actendono ad altro che a piluccarla e a trarne le prelazioni e le grandi rendite, dove essi debbono cercare anime. Unde per la loro mala vita vengono e’ secolari ad inreverenzia e a disobbedienzia alla sancta Chiesa, benché essi noi debbano fare. E non è scusato il difecto loro per lo difecto de’ ministri.

CAPITOLO CXXXIII

Repetizione breve sopra molte cose giá decte, e come Dio in tucto vieta che i sacerdoti non siano toccati per le mani de’ secolari, e come invita la predecta anima a piangere sopra essi miseri sacerdoti.

— Molti difecti t’avarei a dire; ma non voglio piú apuzzare l’orecchie tue. Hotti narrato questo per satisfare al desiderio tuo, e perché tu sia piú sollicita a offerire dolci, amorosi e amari desidèri dinanzi a me per loro. E hotti contata della excellenzia nella quale Io gli ho posti, e del tesoro che v’è ministrato per