Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/307

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e ’1 Sangue di Cristo crocifixo tucto Dio e tucto uomo, cibo degli angeli e cibo di vita. Cibo che sazia ogni affamato che di questo pane si dilecta, ma none colui che non ha fame; però che egli è uno cibo che vuole essere preso con la bocca del sancto desiderio e gustato per amore. Si che vedi che la mia providenzia ha proveduto di darli conforto.

CAPITOLO CXXXVI

Come Dio providde dando la speranza ne le sue creature. E come chi piú

perfectamente spera, piú perfectamente gusta la providenzia sua.

— Anco gli ho dato el refrigerio della speranza, se col lume della sanctissima fede raguarda el prezzo de^ Sangue che è pagato per lui, el quale gli dá ferma speranza e certezza della salute sua. Negli obrobri di Cristo crocifixo gli è renduto l’onore; ché se con tucte le membra del corpo suo egli offende me, e Cristo benedecto, dolcissimo mio Figliuolo, in tucto el Corpo suo ha sostenuti grandissimi tormenti, e con la sua obbedienzia ha levata la vostra disobbedienzia. Dalla quale obbedienzia tucti avete contracto la grazia, si come per la disobbedienzia tucti contraeste la colpa.

Questo v’ha conceduto la mia providenzia, la quale, dal principio del mondo infino al di d’oggi, ha proveduto e provederá, infino a l’ultimo, a la necessitá e salute dell’uomo in molti e diversi modi (secondo che Io, giusto e vero medico, veggo che vi bisogna a le vostre infermitá), secondo che n’ha bisogno per renderli sanitá perfecta o per conservarlo nella sanitá. La mia providenzia non mancará mai, a chi la vorrá ricevere, in quegli che perfectamente sperano in me. E chi spera in me, bussa e chiama in veritá, non solamente con la parola, ma con affecto e col lume della sanctissima fede, gustaranno me nella providenzia mia; ma non coloro che solamente bussano e suonano col suono della parola, chiamandomi : — Signore, Signore ! — Dicoti che, se essi con altra virtú non m’adimandano, non saranno