Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/430

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carat. semigotico quasi rotondo; iniziali in rosso, senza ornati; tav. dei 167 capitoli nei primi cinque ff. non numer. Nelle due facce del f. 3 (membr.) un inno di 92 versi, che comincia: «Gaudeat Ytalia florescens flore recenti, Plaudeat et ecclesia de sponsa convenienti». A f. 4 il prologo di fra Raimondo da Capua al Libro doctrine divine revelate beate Katherine. Nei f. 5 b -i52 a il Liber divine doctrine date per personam Dei patris intellectui loquentis gloriose et

sancte virginis Katherine _ Da f. 154 a 190, scritti vari. Leg. come

il cod. precedente.

23) ccxxx; Invent. 233; cart.; mm. 205 x 140; sec. xv; integro e ben conservato; ff. non numer.; non a col.; 20 a 30 1. per c.; scrittura semigotica di non facile lettura; iniziali in rosso; tit. come i due codd. precedenti; mancano il prologo e la tav. dei capitoli. In fine: «iqój, 23 novembris de saneto gallo». Leg. come i precedenti.

0)

Nella Braidense di Milano.

24) ad. ix. 36. membr.; mm. 230 x 165; sec. xiv. Èia versione latina del Libro della divina dottrina fatta da frate Stefano Maconi. Mutilo de’ primi ff., che contenevano il capitolo i° e gran parte del 2 0 ; ff. 149, esclusi i mancanti; numer. recente; per una differente divisione i capitoli sono 146; 1. 35 per faccia; scrittura gotica; rubrichein rosso; iniziali pure in rosso; dalla seconda metá del cod. alcune iniziali con fregi in nero, e la piú notevole è a c. 117 13 . Poche postille marginali, e qualche volta i segni: «ex 0», «n°», una mano o altro. Ben conservato, tranne gli ultimi ff. che hanno dei piccoli fori. Leg. moderna in cartoni e dorso in pelle. In fine a c. 148 a T con scrittura identica a quella del testo, ma con inchiostro rosso: «Explicit liber divine doctrine date per personam Dei patris intellectui loquentis alme virginis Katerine de Senis... ore virgineo ipsa dictante, licei in vulgari sermone, dum esset in raptu sue felicissime mentis....»: poi due righe abrase. Segue l’orazione: «O spem miram...» A tergo della c. 148, nella parte inferiore, si legge, con scrittura diversa da quella del testo: «Iste liber est domus Sancte Marie de Gratia prope Papiam ordinis carthusiensis». E segue: «Questo libro si è della certosa di Pavia; e, se alchuna

Santa Caterina da Siena, Libro delia divíva dottrina.

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